Il vaso denominato “Savoy” è l’oggetto di design più conosciuto opera dell’architetto Alvar Aalto e e forse di tutto il design scandinavo. Creato insieme con la moglie Aino Maria Marsio Aalto nasce per un concorso indetto dalle vetrerie finlandesi Karhula-Ittala nel 1936 a cui venne presentato con un progetto denominato “Eskimoerindens skinnbuxa” (letteralmente “I pantaloni di cuoio della donna Eskimo”); il progetto era rappresentato in modo non convenzionale con disegni di alto valore grafico, schizzi, collages e comprendeva vasi, vassoi e piatti tutti caratterizzati dalle linee sinuose caratteristiche del vaso Savoy. Alcuni degli elementi furono prodotti dalla vetreria come vetro soffiato su stampo e molti sono tutt’ora in produzione (tra cui il vaso fotografato, come si può vedere dall'adesivo con il logo della ditta). Fu presentato per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1937.
Le linee sinuose dovrebbero richiamare la forma dei laghi finlandesi, e proprio questo aspetto irregolare e sinuoso rese l’oggetto originale e differente dalle forme standard dei suppellettili di vetro del tempo.
Il vaso fotografato è stato un mio piccolo proposito realizzato: quando a suo tempo lo studiai al corso di Storia dell’architettura mi dissi che avrei voluto poter vedere dal vivo le architetture di Alvar Aalto e in quell'occasione avrei acquistato il vaso. Diversi anni fa feci questo archi-viaggio sulle orme dell’architetto finlandese e riuscii ad ottenere l’agognato oggetto.